mercoledì 14 agosto 2013


ITALIAN News



FORSE UN IMPATTO NEL MARE CRISIUM
Dalla Luna alla Nomentana
Con passione e tenacia, affiancano la NASA nel monitoraggio delle collisioni di meteoriti con il nostro satellite. Uno di loro è Raffaello Lena, astrofilo di Roma, protagonista il primo agosto scorso, insieme ad Andrea Manna e Stefano Sposetti, del triplo avvistamento d'un potenziale impatto lunare.
13/08/2013 17:17
I luoghi candidati a impatti lunari registrati dal Meteoroid Environment Office della NASA fra il 2005 e il 2013
Sono 301 gli avvistamenti candidati a impatti lunari registrati dal Meteoroid Environment Office della NASA dal 2005 a oggi
Piovono pietre, di questi giorni, da queste parti del Sistema solare. E se qui sulla Terra l’effetto è quello pirotecnico delle stelle cadenti, su altri corpi celesti meno fortunati – sprovvisti di quel giubbotto antiproiettile che è l’atmosfera – i bolidi celesti arrivano indenni fino al suolo, generando crateri da impatto più o meno grandi. Come avviene sulla Luna, bersagliata praticamente ogni giorno da meteoroidi di peso superiore al chilo: granate vaganti a velocità comprese fra i 20 e i 70 chilometri al secondo e oltre.
A tenerne sott’occhio gli effetti distruttivi sulla superficie della Luna c’è il Meteoroid Environment Office della NASA, che dal 2005 a oggi ha già registrato oltre trecento “brillamenti”. L’ultimo ufficialmente riconosciuto risale al 17 marzo scorso, ne abbiamo parlato anche qui su Media INAF.
Ma la NASA non è sola, in quest’impresa: ad affiancarla nell’opera di ricognizione continua del volto lunare ci sonoappassionati da un po’ tutte le parti del mondo, Italia compresa. Ed è proprio dall’Italia che Danielle Moser, l’addetta del Marshall Space Flight Center della NASA che si occupa di raccogliere le segnalazioni, ha ricevuto, nei giorni scorsi, una mail con la descrizione dettagliata d’un avvistamento avvenuto alle 02:21:55.7 UT (ora universale) del primo agosto. Un avvistamento molto particolare, spiegano gli autori: a fotografare l’improvviso flash sulla superficie della Luna – firma caratteristica d’un impatto – sono stati infatti, in contemporanea, tre osservatori a parecchi chilometri di distanza l’uno dall’altro: Andrea Manna da Cugnasco, in Svizzera, nel Canton Ticino; Stefano Sposetti da Gnosca, sempre nel Canton Ticino; e da Roma, dunque a oltre 500 chilometri di distanza dai due colleghi svizzeri, l’italiano Raffaello Lena con il suo telescopio da 130 millimetri.
«Un piccolo strumento e una telecamera usati da Roma, vicino a Montesacro, sulla via Nomentana! Da Italiano ne sono fiero», esulta Lena. E ha motivo di esserlo: se la NASA – usando per esempio LRO, il Lunar Reconnaissance Orbiter – riuscisse a confermare che il triplice avvistamento è davvero dovuto a un meteorite, si tratterebbe del primo impatto lunare registrato in Italia.
A rendere ancora più suggestiva l’osservazione sarebbe poi il luogo dell’impatto, già teatro d’un memorabile botto: quelMare Crisium nel quale il 21 luglio del 1969 – con gli astronauti dell’Apollo 11 ancora lì sul nostro satellite, reduci dallo storico passo – andò a schiantarsi la sonda sovietica Luna 15. Una missione disastrosa, quella di Luna 15, offuscata dallo straordinario successo dei rivali americani, ma a suo modo storica anch’essa: rappresentò uno fra i primi esempi di cooperazione USA-URSS nell’avventura spaziale. In quell’occasione, infatti, l’allora presidente Richard Nixon acconsentì a uno scambio diretto fra la NASA e gli scienziati dell’Unione sovietica al fine di confrontare i parametri orbitali delle missioni, così da scongiurare il rischio d’interferenze.
Per saperne di più:
Qui sotto, le immagini con il “lampo” registrato da Andrea Manna, Raffaello Lena e Stefano Sposetti:
2013_08_01_022155_Manna_Lena_Sposetti2_Sposetti1_annotated


http://www.uai.it/web/guest/astronews/journal_content/56/10100/339016

Contemporaneità, evoluzione, luminosità, morfologia dell'evento e assenza di parallasse fanno pensare che si sia effettivamente trattato dell'impatto di un meteoroide.


Impatto lunare del 1° agosto 2013

Raffaello Lena (Roma – rifrattore Ø 130 mm, Mintron MTV-12V1C-EX), Andrea Manna (Cugnasco, Svizzera - riflettore Ø 200 mm, Watec 120N+) e Stefano Sposetti (Gnosca, Svizzera – rifrattore Ø 150 mm e riflettore Ø 280 mm, entrambi con Watec 902H2 Ultimate) eseguono da tempo osservazioni congiunte del lato oscuro del disco lunare, allo scopo di rilevare possibili impatti. Particolare attenzione è rivolta alla sincronizzazione delle registrazioni. 

Il 1° agosto 2013 hanno registrato, alle 02h21m55s.7 TU, un lampo paragonabile a una stella di 8a magnitudine visuale della durata di circa 0.08 s.
Sovrapponendo le tre immagini, il punto luminoso non manifesta una parallasse evidente, nonostante la base assai lunga tra Roma e il Canton Ticino. In particolare, il fenomeno ha avuto luogo a longitudine 73° ± 4° E e latitudine 27° ± 3° N, vale a dire a nord-est del Mare Crisium, nei pressi del cratere Seneca C:http://planetarynames.wr.usgs.gov/Feature/13050.
Contemporaneità, evoluzione, luminosità, morfologia dell'evento e assenza di parallasse fanno pensare che si sia effettivamente trattato dell'impatto di un meteoroide.
L'interpretazione fisica del fenomeno è ancora in corso, ma la massa del meteoroide potrebbe essere dell'ordine del chilogrammo e il diametro del cratere dell'ordine di 1-10 metri; potrebbe quindi essere rilevato dal Lunar Reconnaissance Orbiter, per confronto con immagini ottenute in precedenza.
I risultati preliminari sono in: http://www.lunar-captures.com//Selenology_Today/selenologytoday33.pdf.
Nel momento in cui scriviamo, il possibile impatto più recente nell'ambito del progetto Lunar Impact Monitoring del Marshall Space Flight Center risale al 16 aprile 2013

 http://www.nasa.gov/centers/marshall/news/lunar/

 Un articolo di carattere generale è apparso sul n. 6/2012 di Astronomia.

Immagine di Raffaello Lena (GLR group, Roma)
http://www.uai.it/image/image_gallery?img_id=339101&t=1376423847731
 Immagine di Andrea Manna (Cugnasco, Svizzera)
http://www.uai.it/image/image_gallery?img_id=339105&t=1376423847753

Immagine di Stefano Sposetti (Gnosca, Svizzera).
http://www.uai.it/image/image_gallery?img_id=339109&t=1376423847778
 Localizzazione del flash
http://www.uai.it/image/image_gallery?img_id=339113&t=1376423847802



·         http://blog.focus.it/una-finestra-sull-universo/files/2011/05/universo.png

LUNA

Un impatto lunare

I flash luminosi che talvolta vengono osservati sul disco della Luna appartengono ai cosiddetti fenomeni lunari transienti (transient lunar phenomenon  TLP), un tipo di eventi talvolta osservati sulla superficie del nostro satellite, che possono manifestarsi anche come un temporaneo cambiamento di colore o di luce in certe aree della superficie lunare.http://blog.focus.it/una-finestra-sull-universo/files/2013/08/1.jpg

http://blog.focus.it/una-finestra-sull-universo/files/2013/08/2.jpg
La serie di fotografie riprese nello stesso momento da quattro diversi telescopi che mostrano il flash luminoso prodotto dall’impatto di un meteoroide di piccole dimensioni sulla superficie lunare. (Manna/Lena/Sposetti. Raffaello Lena GLR group)

Le prime notizie riguardo a questi eventi risalgono a circa mille anni fa, alcuni dei quali riferiti da molti testimoni o da scienziati rispettabili, ma la loro origine è stata sempre controversa, a parte i lampi di luce che talvolta vengono registrati e che sono provocati dall’impatto di un corpo cosmico, anche di piccole dimensioni, sulla superficie del nostro satellite.Gli eventi da impatto avvengono in continuazione sulla superficie lunare, la quale non essendo protetta da una coltre atmosferica come nel caso della Terra, viene bombardata anche da meteoroidi di piccolissime dimensioni. Naturalmente, nel periodo di attività degli sciami meteorici più consistenti, come ad esempio le Perseidi (in agosto) e le Leonidi (in novembre), questi eventi subiscono un aumento. Questi impatti possono lasciare dei segni sulla superficie che possono essere rilevati ed analizzati attraverso fotografie a risoluzione sufficientemente elevata scattate prima e dopo l’evento.E due settimane fa, proprio all’inizio dell’attività dello sciame meteorico delle Perseidi, il cui picco si è registrato nella notte tra il 12 e 13 agosto, un bellissimo esempio di un impatto lunare è stato ottenuto grazie ad una serie di osservazioni contemporanee effettuate in maniera indipendente in Italia e Svizzera. Il fenomeno ha avuto luogo a nord-est del Mare Crisium, nei pressi del cratere Seneca C.Ecco il comunicato ufficiale:“Il 1° agosto 2013 alle 02:21:55.7 UT (ora estiva locale 04:21:55), abbiamo osservato un breve ed intenso flash rilevato simultaneamente in quattro diversi telescopi localizzati in tre siti lontani. La simultaneità delle osservazioni e la presenza del flash nella stessa posizione sulla superficie lunare indica con altissima probabilità un impatto dovuto a piccolo meteoroide. L’impatto è stato registrato contemporaneamente da quattro registrazioni video indipendenti. La durata del flash corrisponde a 0,08 secondi ed ha raggiunto una luminosità paragonabile a quella di una stella di ottava magnitudine.L’evento è stato registrato a Roma da Raffaello Lena (attraverso un rifrattore da 13 cm e una camera Mintron), ed in Svizzera da Andrea Manna a Cugnasco (con un riflettore da 20 cm e una camera Watec 120N+) e da Stefano Sposetti a Gnosca (che ha utilizzato un rifrattore da 15 cm e un riflettore da 28 cm di diametro entrambi con la camera Watec 902H2 Ultimate). I due osservatori in Svizzera erano separati da 10 km, mentre la distanza da Roma è di 558 km. Abbiamo anche verificato che nessun transito di satellite conosciuto è avvenuto nei tempi dell’evento e, quindi, è da escludere anche questa evenienza. Le diverse riprese sono state attentamente sincronizzate.”

Complimenti agli osservatori!


Di Mario Di Martino Pubblicato 





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